L’edizione 2018 è stata caratterizzata da decine gli eventi in sei giorni di conferenze, presentazioni di libri, workshop, mostre, escursioni e documentari, con oltre 80 ospiti da diversi paesi del mondo, e tutto a ingresso libero e con alcuni appuntamenti in live streaming. Hanno partecipato, tra gli altri, la giornalista Rai Tiziana Ferrario, simbolo delle battaglie contro stereotipi e pregiudizi che accompagnano la vita delle donne, una giornalista che ha acceso i riflettori su tutte coloro le quali nel mondo sono tornate ad alzare la voce chiedendo stesse opportunità di carriera degli uomini e stessi diritti. Una rabbia femminile culminata nella Women’s March a Washington il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, un evento che Tiziana Ferrario ha testimoniato con impeccabile professionalità in veste di capo ufficio corrispondenza Rai dagli Stati Uniti d’America.
A Caorle c’erano anche Alessandro Barbano, già direttore de Il Mattino di Napoli, Maria Cuffaro giornalista e inviata del TG3, la giornalista premio Pulitzer Alessia Cerantola, la corripondente Rai da Berlino Barbara Gruden, Maurizio Piccirilli, autore dello scatto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro nel bagagliaio della R4 rossa abbandonata dai brigatisti in via Caetani, Filippo Boni, autore del libro “Gli eroi di via Fani” e Floriana Bulfon, vincitrice del Premio Luchetta per il reportage sui minori stranieri abbandonati e sfruttati nella zona della stazione Termini di Roma, pubblicato dall’Espresso.it e diffuso da La7 e RaiNews24. Sull’isola sono giunti anche Andrea Iacomini, portavoce di Unicef, Gian Carlo Murkovich, presidente delle Camere di commercio dell’Europa Centrale, Marco De Amicis di Save the Children, il corrispondente del De Telegraaf Maarten van Aalderen e quello dell’Associated Press Collen Barry, nonché il giornalista de Il Sole 24 Ore Gerardo Pelosi e Giuseppe Gioia dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto.
Altri ancora sono stati gli ospiti del festival dedicato a Hemingway giunto alla 4a edizione e promosso dall’Associazione Culturale Onlus Cinzia Vitale (www.vitaleonlus.it) in partnership con la Città di Caorle e il patrocinio della Regione Veneto. Media partner è stato il quotidiano del NordEst Il Gazzettino.
Al Premio Papa c’era, infatti, un ospite d’eccezione: Oleg Mandic, l’ultimo bambino uscito vivo da Auschwitz, il quale ha raccontato la sua vita nel campo di concentramento nazista, una storia che ha trovato qualche similitudine con la testimonianza della giornalista siriana Asmae Dachan, la quale da anni raccoglie le voci dei suoi connazionali che scappano dalla guerra impegnandola in prima linea nella difesa dei diritti umani. A Caorle c’era anche Angelo Cimarosti, co-fondatore del sito di citizen journalism YouReporter.
Nella serata finale del’edizione 2018 è stato presentato il libro “Una strana tribù” di John Hemingway, nipote di Ernest, che gode dell’introduzione di Roberto Vitale, presidente del Premio Papa e la traduzione di Maria Grazia Nicolosi. Ne hanno discusso l’editore Sante Avagliano (Marlin Editore) con Collen Barry, giornalista dell’Associated Press (USA) commentando la videocall di John Hemingway da Montreal. Molte anche le importanti voci della storia presenti a Caorle come Rosella Mamoli Zorzi, docente emerito all’università Ca’ Foscari di Venezia, Sergio Tazzer, presidente del Centro documentazione storica della Grande Guerra e Barbara De Nardi, assessore al Centenario della Grande Guerra del Comune di Vittorio Veneto. Per la prima volta al festival il vicedirettore dell’Ansa Stefano Polli, padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi con il suo libro “Francesco il ribelle” e Martina Pastorelli, co-fondatrice di Chatolic Voices Italia.