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Le fotografie di Ernest Hemingway sono tratte da Wikimedia.it e sono disponibili con licenza CC BY-SA 3.0.
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Premio Giornalistico Papa Ernest Hemingway | Premio Città di Caorle
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LE GIORNATE DEL FESTIVAL

Il festival del Premio Papa dedicato a Ernest Hemingway è un viaggio alla scoperta del giornalista e scrittore statunitense ospite per lunghi anni in Veneto, nonché del barone Raimondo Nanuk Franchetti nella laguna di Caorle, un paradiso da lui descritto nel libro “Di là del fiume e tra gli alberi”. Un viaggio in cui oltre alla consegna del Premio Giornalistico Papa Ernest Hemingway si festeggia la nascita di Ernest Hemingway (21 luglio 1899).

 

L’iniziativa in Veneto, giunta alla nona edizione, riveste una rilevanza internazionale e ospita personalità del mondo giornalistico, accademico e della letteratura. Molti i volti noti dell’informazione che hanno scelto il Premio Papa per la presentazione delle loro fatiche editoriali.

2022

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2015

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OSPITI

Tiziana Ferrario Alessandro Barbano Maria Cuffaro Alessia Cerantola Barbara Gruden Maurizio Piccirilli Filippo Boni Floriana Bulfon Andrea Iacomini Gian Carlo Murkovich Marco De Amicis Maarten van Aalderen Collen Barry Gerardo Pelosi Oleg Mandic Asmae Dachan Angelo Cimarosti Rosella Mamoli Zorzi Sergio Tazzer Barbara De Nardi Stefano Polli Enzo Fortunato Martina Pastorelli John Hemingway Arrigo Cipriani Andrea Angeli Ariel Addad Nader Akkad Valentina Bach Guglielmo Cevolin Elettra Marconi Franco Angioni Pino Roveredo Irina Ivancich Marchesi Paolo Rozera Filippo Giorgi Mohamed H.A. Hassan Sergio Canciani Roberto Papetti Giuseppe Gioia Roberto Nardi Paolo Brinis Edoardo Pittalis Fausto Biloslavo Alex Chasen Claudia Rispolic Daniele Bellocchio Massimo Minella Fernando Proce

L’edizione 2018 è stata caratterizzata da decine gli eventi in sei giorni di conferenze, presentazioni di libri, workshop, mostre, escursioni e documentari, con oltre 80 ospiti da diversi paesi del mondo, e tutto a ingresso libero e con alcuni appuntamenti in live streaming. Hanno partecipato, tra gli altri, la giornalista Rai Tiziana Ferrario, simbolo delle battaglie contro stereotipi e pregiudizi che accompagnano la vita delle donne, una giornalista che ha acceso i riflettori su tutte coloro le quali nel mondo sono tornate ad alzare la voce chiedendo stesse opportunità di carriera degli uomini e stessi diritti. Una rabbia femminile culminata nella Women’s March a Washington il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, un evento che Tiziana Ferrario ha testimoniato con impeccabile professionalità in veste di capo ufficio corrispondenza Rai dagli Stati Uniti d’America.

 

A Caorle c’erano anche Alessandro Barbano, già direttore de Il Mattino di Napoli, Maria Cuffaro giornalista e inviata del TG3, la giornalista premio Pulitzer Alessia Cerantola, la corripondente Rai da Berlino Barbara Gruden, Maurizio Piccirilli, autore dello scatto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro nel bagagliaio della R4 rossa abbandonata dai brigatisti in via Caetani, Filippo Boni, autore del libro “Gli eroi di via Fani” e Floriana Bulfon, vincitrice del Premio Luchetta per il reportage sui minori stranieri abbandonati e sfruttati nella zona della stazione Termini di Roma, pubblicato dall’Espresso.it e diffuso da La7 e RaiNews24. Sull’isola sono giunti anche Andrea Iacomini, portavoce di Unicef, Gian Carlo Murkovich, presidente delle Camere di commercio dell’Europa Centrale, Marco De Amicis di Save the Children, il corrispondente del De Telegraaf Maarten van Aalderen e quello dell’Associated Press Collen Barry, nonché il giornalista de Il Sole 24 Ore Gerardo Pelosi e Giuseppe Gioia dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto.

 

Altri ancora sono stati gli ospiti del festival dedicato a Hemingway giunto alla 4a edizione e promosso dall’Associazione Culturale Onlus Cinzia Vitale (www.vitaleonlus.it) in partnership con la Città di Caorle e il patrocinio della Regione Veneto. Media partner è stato il quotidiano del NordEst Il Gazzettino.

 

Al Premio Papa c’era, infatti, un ospite d’eccezione: Oleg Mandic, l’ultimo bambino uscito vivo da Auschwitz, il quale ha raccontato la sua vita nel campo di concentramento nazista, una storia che ha trovato qualche similitudine con la testimonianza della giornalista siriana Asmae Dachan, la quale da anni raccoglie le voci dei suoi connazionali che scappano dalla guerra impegnandola in prima linea nella difesa dei diritti umani. A Caorle c’era anche Angelo Cimarosti, co-fondatore del sito di citizen journalism YouReporter.

 

Nella serata finale del’edizione 2018 è stato presentato il libro “Una strana tribù” di John Hemingway, nipote di Ernest, che gode dell’introduzione di Roberto Vitale, presidente del Premio Papa e la traduzione di Maria Grazia Nicolosi. Ne hanno discusso l’editore Sante Avagliano (Marlin Editore) con Collen Barry, giornalista dell’Associated Press (USA) commentando la videocall di John Hemingway da Montreal. Molte anche le importanti voci della storia presenti a Caorle come Rosella Mamoli Zorzi, docente emerito all’università Ca’ Foscari di Venezia, Sergio Tazzer, presidente del Centro documentazione storica della Grande Guerra e Barbara De Nardi, assessore al Centenario della Grande Guerra del Comune di Vittorio Veneto. Per la prima volta al festival il vicedirettore dell’Ansa Stefano Polli, padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi con il suo libro “Francesco il ribelle” e Martina Pastorelli, co-fondatrice di Chatolic Voices Italia.

PASSATE EDIZIONI

Nelle edizioni passate sono giunti a Caorle, tra gli altri, John Hemingway, nipote di Ernest Hemingway, Arrigo Cipriani dell’Harry’s Bar di Venezia, Andrea Angeli, portavoce negli ultimi 30 anni delle missioni di pace delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, Ariel Addad, rabbino capo della Comunità ebraica di Lubiana (Slovenia), l’imam Nader Akkad, responsabile nazionale del dialogo interreligioso. Valentina Bach, segretario generale United World College Adriatic, l’autorevole firma di Limes Guglielmo Cevolin, la principessa Elettra Marconi, il generale Franco Angioni, il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini, il premio Campiello Pino Roveredo, Irina Ivancich Marchesi, nipote di Adriana Ivancich, Rosella Mamoli Zorzi, studiosa tra i massimi esperti delle opere di Ernest Hemingway, Paolo Rozera, direttore generale Unicef Italia, il premio Nobel Filippo Giorgi, e ancora Roberto Lillo, lo scienziato Mohamed H.A. Hassan, i giornalisti Sergio Canciani, Roberto Papetti, Gerardo Pelosi, Giuseppe Gioia, Roberto Nardi, Paolo Brinis, Edoardo Pittalis, Fausto Biloslavo, Tiziana Ferrario, Alex Chasen, Floriana Bulfon, Claudia Rispolic, Daniele Bellocchio, Maarten van Aalderen e Massimo Minella.

Sull’isola sono giunti anche Fernando Proce, poliedrico conduttore del programma radiofonico di RTL 102.5 La famiglia giù al nord con la statunitense Jennifer Pressman, il giornalista Fabio Carini patron di Cuffie d’Oro Radio Awards, il prestigioso premio della comunicazione ideato assieme a Charlie Gnocchi che, nel 2015, è stato consegnato al Premio Papa all’Open Plaza di Expo Milano 2015.

L’iniziativa di Caorle ha ospitato, altresì, Giandomenico Cortese, curatore del libro Hemingway and the great war e Alberto Luca, presidente della Fondazione Luca. Ma protagonisti delle giornate dedicate a Hemingway sono stati anche il linguaggio del cibo e la musica, ingredienti che hanno ‘colorato’ l’evento caorlotto di mezza estate, e in cui proprio le note musicali di Irene Pauletto e Anna Possamai, giovani arpiste della Scuola di Musica Santa Cecilia di Portogruaro (Venezia), hanno reso omaggio a Ernest Hemingway nell’anniversario della sua nascita, momento in cui, grazie alla collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, la Fondazione Corriere della Sera e Michele Concina, erede di Fernanda Pivano, storica traduttrice di Ernest Hemingway, è stato possibile ascoltare la versione digitalizzata della registrazione originale di una telefonata intercontinentale del 1957 tra Fernanda Pivano ed Ernest Hemingway, un’audizione che, non solo per l’esclusività, ha suscitato particolare emozione in quanti hanno avuto il piacere e il privilegio di partecipare a Caorle alle giornate dedicate allo scrittore statunitense.

John Hemingway in Valle San Gaetano (Caorle)

Il ‘Premio Papa’ è, quindi, una corsia preferenziale per raccontare l’intenso e duraturo rapporto di Ernest Hemingway con l’isola di Caorle che, nell’occasione delle giornate a lui dedicate, mette in mostra la sua caratteristica di borgo di pescatori. La vita del mare e della laguna tanto amata da Hemingway sono, infatti, il cuore pulsante di un’isola che intende consolidare il suo legame con la storia del ‘900 di cui sono stati protagonisti uomini come Ernest Hemingway, Lino Benatelli detto Nino Beo e il barone Raimondo Nanuk Franchetti.

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PREMIO CITTÀ DI CAORLE
Il Premio Città di Caorle è abbinato al Premio Papa ed è assegnato annualmente dall’amministrazione comunale a chi, con il proprio sapere, ha incentivato e sostenuto la cultura. Tito Stagno, il telecronista RAI che ha annunciato l’allunaggio dell’uomo nel 1969 con il famoso “Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare!” si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento nel 2019. Ospite d’onore al Premio Papa, nel 50° anniversario dello sbarco sulla Luna, esattamente lo stesso giorno e la stessa ora, ha raccontato i retroscena della diretta di quasi 29 ore che ha permesso al pubblico televisivo di seguire tutte le fasi dell’allunaggio. Nel 2018 il riconoscimento è andato a Lucio Caracciolo, giornalista di grande esperienza e direttore di Limes, nonché uno dei maggiori esperti internazionali di geopolitica, mentre nel 2017 è stato vinto da Tiziana Ferrario, capo ufficio corrispondenza Rai di New York. Nel 2016 è stato attribuito ad Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia e nel 2015 al direttore de Il Gazzettino Roberto Papetti.

«Le giornate dedicate a Ernest Hemingway ci danno la possibilità di immergerci nella nostra storia, di respirare le nostre tradizioni e di rivivere parte del nostro passato. Lo scrittore americano era rimasto profondamente affascinato dalle bellezze del nostro territorio, dove si rifugiava appena poteva: qui aveva trovato una laguna in cui silenzio e passione si intrecciavano regalandogli esperienze magiche che egli volle ricordare anche nel libro Di là dal fiume e tra gli alberi. Il Premio Città di Caorle vuole, dunque, rappresentare un sigillo di continuità tra la storia e l’opera di chi promuove i valori del sapere, di tutto ciò che è espressione della cultura».

 

Luciano Striuli

Sindaco di Caorle

«Il Premio Papa è l’evento culturale più rappresentativo dell’essenza di Caorle: l’appassionata geografia del cuore che accompagna lo scrittore per tutta la sua vita viene riscoperta grazie all’annuale settimana dedicata all’icona della letteratura mondiale d’ogni tempo. Le emozioni che i nostri luoghi hanno saputo suscitare nello scrittore americano, caorlotto d’adozione, rivivono ancor’oggi nei suoi testi arricchendosi del fascino del “suo” linguaggio. Con il Premio Città di Caorle, abbinato al Premio Papa, l’amministrazione comunale desidera accendere i riflettori su chi è impegnato a consolidare i valori fondanti che sono espressione della multiculturalità».

 

Alessandra Zusso

Assessore alla Cultura Città di Caorle

La Città di Caorle ha intitolato a Hemingway la sala di rappresentanza del palazzo comunale in omaggio allo scrittore che si definiva «vecchio fanatico del Veneto».

Nel 2016 le note musicali di Irene Pauletto e Anna Possamai, giovani arpiste della Scuola di Musica Santa Cecilia di Portogruaro (Venezia), hanno reso omaggio a Ernest Hemingway in occasione dell’anniversario del suo compleanno, occasione in cui c’è stata l’intitolazione della sala di rappresentanza del Comune di Caorle allo scrittore statunitense. Ma l’evento targato 2016 ha riservato altre emozioni con la messa in onda di una telefonata intercontinentale del 1957 tra Hemingway e la sua storica traduttrice Fernando Pivano, e questo grazie alla collaborazione con Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Fondazione Corriere della Sera e Michele Concina, erede di Fernanda Pivano.

Emozioni che si sono alimentate quando il sindaco Luciano Striuli, parlando della Vitale Onlus, ideatrice del Premio Papa e del festival dedicato allo scrittore americano denominato “Hemingway, il Nobel nella laguna di Caorle, ha acceso i riflettori sulla cornice di pubblico che ha colorato l’intera settimana dedicata a Papa che ha goduto del sostegno della Regione Veneto‬, del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto e che ha avuto, come media partner, il quotidiano Il Gazzettino.

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PAPA JOURNALISM SCHOOL

La scuola di giornalismo del Premio Papa sviluppa, attraverso lezioni frontali ed esercitazioni, le pratiche che caratterizzano la professione giornalistica alla luce delle principali dinamiche della storia dell’informazione. Partendo dallo studio delle tecniche di redazione di un articolo, il frequentante approfondisce linguaggi e generi della scrittura giornalistica sposati alle modalità di organizzazione di un’azienda editoriale e, in modo particolare, di una redazione giornalistica.

 

La Papa’s Journalism School, gratuita e riservata a studenti delle scuole superiori, dell’università e dei master in giornalismo, affronta gli ambiti etici e deontologici della professione giornalistica, e il percorso della notizia con i suoi valori dettati dalla gerarchia delle fonti e della correttezza dell’informazione. Altri obiettivi della Papa’s Journalism School sono lo sviluppo delle forme giornalistiche di cronaca, intervista, inchiesta e reportage, affinché i partecipanti possano avere un adeguato bagaglio di conoscenze ed essere in grado di utilizzare gli strumenti della professione del giornalista.

Tra le materie trattate dai protagonisti dell’informazione c’è l’insegnamento di “Giornalismo e nuovi media” che consente di analizzare l’attività comunicativa e di apprendere le basi e gli stili principali della nuova frontiera del giornalismo. Queste conoscenze sono acquisite mediante strumenti didattici mirati, come case history, saggi, articoli di supporto, bibliografia d’approfondimento ed esercitazioni pratiche. Le capacità di applicare le già esistenti conoscenze maturate e lo studio delle tecniche dei nuovi media, consentono di apprendere le abilità di scrittura e di organizzazione idonee alla scrittura di articoli giornalistici. Spazio anche alle cosiddette fake news, a quel giornalismo che consiste del fornire deliberatamente false notizie in contrasto col codice deontoligico della professione.

 

A conclusione della settimana dedicata a Papa, i frequentatori della Papa’s Journalism School, sulla base delle conoscenze di tipo teorico, pratico e linguistico acquisite, avranno altresì maturato la capacità di analizzare le strategie comunicative dei social media che pervadono il settore giornalistico moderno.

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NEWS PAPA